LEGIONELLA E RIUNITI ODONTOIATRICI
Credo che in tutta Italia ci siano nomi di Procuratori della Repubblica noti a tutti noi per le loro inchieste, senza che necessariamente si fossero mai occupati di dentale: il dr. Guariniello è uno di questi. E’ capitato così che un giorno questo Procuratore della Repubblica avesse deciso di occuparsi del dentale, grazie ad un fatto luttuoso forse non necessariamente legato all’inalazione del batterio della legionella da parte di un dentista nello svolgimento della propria attività professionale. Però, ci può stare: non di certo che uno muoia per la propria professione; ci può stare che un procuratore della Repubblica voglia metterci il naso. Peccato però che circa dodici mesi prima, quando si è trattato invece del decesso di una paziente ottuagenaria, deceduta forse per lo stesso motivo del dentista piemontese , sembra che il tutto sia stato messo a tacere per evitare di danneggiare l’imminente stagione balneare della regione con la fuga dai nostri lidi adriatici dei turisti in genere, ma e soprattutto dei turisti di lingua tedesca. Non sono un Procuratore della Repubblica e non ho quindi potuto non quindi potuto indagare né sul primo né sul secondo fatto luttuoso e sono rimasto fermo a quanto pubblicato dai quotidiani locali, dalle riviste di settore ed al vox populi vox dei. Un solo dato certo: in tutti e due i casi si sono effettivamente avuti due decessi di due esseri umani, legati forse a questo batterio della legionella, peccato che se ne sia parlato con due pesi e due misure. Qualche operatore del settore ha pensato che, anche questa volta, il Procuratore della Repubblica Dr. Guariniello avrebbe potuto evitare di occuparsene per non danneggiare ulteriormente un settore che si dichiara in crisi e che soffre della sindrome della poltrona vuota. Io dico invece: quale migliore occasione poteva darci il Dr.Guariniello per dimostrare alla cittadinanza che lo studio odontoiatrico NON è un novello untore di Manzoniana memoria? Ci sono stati degli accessi in qualche decina di studi odontoiatrici e, sembra, che solo in due o tre riuniti si sarebbero trovati dei valori, oltretutto contestabili, di colonie batteriche sopra la norma.
Magnifico! Chiediamo all’ASL o in Procura della Repubblica che ci diano il responso delle analisi effettuate, acquistiamo delle pagine sui quotidiani a tiratura nazionale e diffondiamoli.
Questo è ciò che ci suggerisce la logica ed il buon senso per recuperare immagine sul cittadino paziente.
Domanda: Ma siamo proprio sicuri che sia nostro interesse prendere questi dati, per raggrupparli e pubblicarli per sintesi? Io credo di no e consiglio vivamente tutti gli interessati di procurarseli prima e di leggerseli attentamente poi, prima di prendere qualche altra decisione in merito. Dico questo non perchè voglia esser tacciato di esser uno dei tanti aprioristi, ma semplicemente perchè io qui dichiaro che mai vorrei esser il primo paziente su una poltrona odontoiatrica il lunedì mattina, per evitare di sorbirmi con gli spray un metro e mezzo di biofilm che si è normalmente prodotto nei tubi degli strumenti rotanti durante il fine settimana. E questo, ovviamente, partendo dal presupposto che il riunito sia dotato di un sistema di disinfezione, che lo stesso sia mantenuto in efficiente stato d’uso e che venga regolarmente utilizzato nella routine quotidiana. Confesso: se proprio dovessi essere il primo paziente in poltrona il lunedì mattina, chiederei al mio dentista un ciclo di disinfezione intensivo per poi sedermi sereno in poltrona. Io non sono un ipocondriaco ma da cittadino utente leggo solo quanto pubblicato in materia dalla stampa e dalle diverse facoltà di Odontoiatria di Università italiane, ed “aborro” alla Mughini.
Non ho dubbio alcuno che i sistemi di disinfezione sui riuniti siano efficaci ed efficienti, ho invece molti dubbi che questi sistemi siano presenti su tutti, o almeno su buona parte, dei riuniti installati in Italia. Dubbi che invece non posso nutrire nei confronti dei riuniti installati nei paesi del Nord Europa perchè tutti indistintamente sono stati dotati di sistemi di disinfezione. Non sono affatto un esterofilo, ho però il dovere di dire le cose come stanno per contribuire alla comune causa del dentale. Posso anche non esser creduto e lo accetto, ma chiunque mi stia leggendo è invitato a chiedere a qualsiasi produttore italiano di riuniti italiani, che da anni esporta oltre almeno 60% della propria produzione, il dato della Sua azienda sulla dotazione di sistemi di disinfezione tra i riuniti destinati all’Italia ed all’estero. Sarò felice di esser contraddetto.
Non dico nulla di nuovo, è solo la storia che, nel dentale, si ripete e qui ci bastino pochi esempi per tutti: l’introduzione dei guanti nella pratica odontoiatrica intorno agli anni 80, l’avvento delle autoclavi in classe B intorno agli anni 90,e l’impossibilità di vendere aspiratori chirurgici di un certo tipo, senza che venissero prima apportate delle modifiche, per renderli ecologici, non inquinanti (transeat) e soprattutto non contaminanti per gli inconsapevoli coinquilini del palazzo dove si trovava lo studio odontoiatrico.
Non ho chiamato io il Dr. GUARINIELLO perché aprisse un’inchiesta e questo lo devo dichiarare per sgomberare il campo dalle polemiche inutili dei soliti esponenti della dietrologia: lo giuro! Ma ora saremo di barile perchè potrebbe esser il turno dei sistemi di disinfezione che dovrebbero dotare tutti i riuniti, per poche centinaia di euro.
Questo perché ci permetterebbe, con tanta consapevolezza, di poter gridare alto nel cielo a tutti i potenziali cittadini pazienti italiani che noi NON siamo i novelli untori di manzoniana memoria.
Attenzione: questo non deve significare vendite per venditori opportunisti; nessuno sia il braccio armato di mercanti d’armi che imperano sulla morte di esseri umani. e nessuno venda perchè una qualsiasi ASL obbliga il contraente.
Tutto il dentale ruota attorno al fatto che il nostro signor dentista curi il nostro signor paziente con scienza e coscienza, guadagnandosi da vivere. Noi tutti dobbiamo fare in modo di contribuire affinchè i trattamenti odontoiatrici sui pazienti dei nostri dentisti riescano perfettamente. Per far questo, a volte, è anche necessario andare incontro a sacrifici, pur di dare fiducia, sicurezza e serenità al paziente. Il dentale del domani deve esser messo a punto da noi oggi, tramutando in punti di forza anche un’eventuale sottolineatura in bleu di quel procuratore della Repubblica dr. Guariniello, che non conosco e non ho mai incontrato o sentito in vita mia.
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